In settimana forse le date di inizio

Cominciano a rincorrersi le voci sulla data di inizio del campionato, la quale per Eccellenza e Promozione, sembra essere il prossimo 25 Ottobre. Per le categorie nominate è ancora in dubbio anche il format su cui poi costruire i calendari il quale sarà votato dalle stesse società in serata scegliendo tra 2 gironi da 9 per Eccellenza piuttosto che uno da 18 e 3 gironi da 12 per la promozione al posto di 2 da 18; tutto tace per la prima categoria, le cui 64 formazioni aventi titolo potrebbero essere anch’esse ripartite in 5 gironi da 12 squadre anziché 4 da 16.

In base alle decisioni di cui sopra, verrà anche ufficializzata la data di inizio campionato che potrebbe rimanere il 25 Ottobre anche nel caso si decidesse per i gironi da 12 squadre. Le altre domeniche a disposizione potrebbero quindi essere occupate  dal torneo di Coppa, il quale potrà essere tranquillamente organizzato al solito, con mini gironi composti da 4 squadre ognuno.

A differenza degli anni passati quindi, le 64 squadre di prima categoria potrebbero essere ripartite, sempre per provenienza geografica, in 5 raggruppamenti da 13 e 12 compagini, con a disposizione 22 o 24 giornate in totale per dire la propria sul rettangolo verde. 

Sostanzialmente, cosa cambierebbe? Sicuramente ci sarebbero meno spese per le società, le cui gare in meno porterebbero ad un notevole risparmio; inoltre si avrebbe la possibilità di giocare la Coppa di Domenica piuttosto che in giornate infrasettimanali. Dall’altro lato, statisticamente il girone sarà più “duro”, in quanto misurarsi con meno squadre in un raggruppamento dove il format delle promozioni, delle retrocessioni e degli spareggi per salire e scendere saranno pressoché gli stessi degli anni passati, dà obiettivamente meno possibilità rispetto ad un girone con più squadre e più giornate a disposizione.

Di contro, giocare a 16 squadre partendo con quasi due mesi di ritardo rispetto agli anni passati, porterebbe ad una corsa con pochissime soste e alla necessità di giocare almeno un paio di gare di campionato in mezzo alla settimana, oltre a trovare spazio sempre di mercoledì alle successive fasi della Coppa.

Tutto ciò nella speranza che non ci siano stop ulteriori causa Covid, in quanto seppur i chiarimenti prodotti dalla FIGC sul protocollo sanitario, ci dicano che non si debba mettere in atto la “quarantena di squadra”, bensì isolare esclusivamente il soggetto interessato, questa rimane una condizione pressoché inattuabile per le nostre categorie.

Anche in questo caso infatti, la FIGC dimentica troppo facilmente le realtà a cui tali chiarimenti sono riferiti, dato che letteralmente continua a scrivere nell’ultima circolare: “Si ritiene sia, in ogni caso, sempre applicabile il regime previsto dalla Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020 per la prosecuzione dell’attività agonistica da parte degli altri componenti del ‘gruppo squadra’ in caso di accertata positività Covid di un membro dello stesso“. Ma cosa dice la Circolare del Ministero della Salute? Che nel caso in una squadra professionistica risulti positivo un tesserato, alla quarantena dei contatti stretti possa far seguito per tutto il gruppo squadra l’esecuzione dei test con oneri a carico delle società sportive. (…) Ai soggetti risultati negativi è consentito l’ingresso allo stadio e la disputa della gara”.

Si, avete capito bene, se prima si faceva distinzione tra dilettanti e professionisti, ora sembra che i dilettanti abbiano gli stessi obblighi. Si spera in una ulteriore revisione di quanto sopra riportato, in quanto non crediamo ci siano formazioni dilettanti in grado di provvedere con le proprie tasche al doppio tampone per ogni tesserato al fine di non interrompere il campionato. Ragion per cui, la soluzione più logica e sicura, data l’impossibilità economica di tutte le società di spendere soldi per i test, non può che rimanere la quarantena di squadra, che tra l’altro a campionato iniziato, coinvolgerà per forza di cose almeno tre società in caso di un positivo in una di esse, con relative sospensioni di diverse partite del torneo.

In ogni caso, il Del Nera si è organizzato nel migliore dei modi per il rispetto del protocollo sanitario e dopo un paio di giorni di riattivazione atletica della settimana scorsa, provvederà anche questa settimana a tre appuntamenti con i propri ragazzi, in attesa del comunicato ufficiale del CRU relativamente all’inizio del campionato.

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